«Cosa occorre perché un’attività e una carriera nelle scuole universitarie professionali siano interessanti per le loro diplomate e diplomati?» FH SVIZZERA, che ha aff rontato questa questione, ci espone i vari aspetti con parole chiave e punti di vista, da cui emergono richieste e proposte di misure.
Possibilità di carriera
Lo sviluppo sistematico del personale delle scuole universitarie professionali è ancora poco noto. Mancano quindi valutazioni e misure.
→ FH SVIZZERA si attende un’iniziativa a livello nazionale da parte delle scuole universitarie professionali, volta ad incrementare l’attrattiva di un posto di lavoro al loro interno. A tale scopo occorre dare risalto a tutti i livelli agli attestati di capacità pratici e tenerne conto quanto tutte le altre forme di perfezionamento.
Condizioni di assunzione
Se si tratta di un posto da docente, la presentazione del necessario orientamento pratico e degli altri attestati (Master/PhD) rappresenta un ulteriore ostacolo in particolare per le diplomate e i diplomati delle scuole universitarie professionali (soprattutto perché a norma di legge il bachelor costituisce già un’abilitazione professionale nella maggior parte delle materie specialistiche). Inoltre nel corpo intermedio manca una garanzia contrattuale tra la scuola universitaria professionale e i diretti interessati per quanto riguarda lo sviluppo del personale. Gradi di occupazione parziale fl essibili nelle scuole universitarie professionali e nel mondo del lavoro in generale sarebbero una soluzione positiva per l’orientamento pratico (soprattutto per le diplomate e i diplomati più giovani), ma attualmente non vengono incentivati.
→ FH SVIZZERA richiede una raccomandazione in materia di assunzione e sviluppo del personale del corpo intermedio (assistenti, collaboratori scientifici e docenti) delle scuole universitarie professionali da parte della Camera delle scuole universitarie professionali di swissuniversities, che ponga una particolare attenzione su modelli al passo coi tempi e conciliabili con la vita delle famiglie.
Reclutamento
L’acquisizione e il recupero di dirigenti ben formati con un’esperienza pratica pluriennale costituisce una grossa sfida per le scuole universitarie professionali, tanto più che questi collaboratori desiderano assumersi responsabilità anche nelle scuole. Tuttavia le lezioni e l’attività applicata di ricerca e sviluppo generalmente si possono organizzare solo in parte liberamente e spesso le competenze sono limitate o non definite. Un’ulteriore problematica consiste nel fatto che i rappresentanti del corpo intermedio di una scuola universitaria professionale non vengono coinvolti nel processo di reclutamento dei docenti.
→ FH SVIZZERA richiede che, oltre all’attività, in fase di reclutamento vengano definiti, inseriti nei profili e successivamente mantenuti anche le mansioni, le competenze e il margine d’azione nell’organizzazione del lavoro.
→ FH SVIZZERA si attende che gli organi competenti delle scuole universitarie professionali coinvolgano il corpo intermedio nel reclutamento dei docenti.
Insegnamento
Il principio «n+1», secondo cui un docente deve sempre possedere un titolo di studio superiore ai propri studenti, nelle scuole universitarie professionali è appropriato solo condizionatamente.
→ FH SVIZZERA richiede un’interpretazione flessibile del principio «n+1». Invita anche a evitare di applicare quote e principi fondamentali. All’esperienza pratica deve essere attribuito un peso maggiore che a un diploma a sfondo teorico. I dipendenti del corpo intermedio delle scuole universitarie professionali occupati in progetti di ricerca applicata e sviluppo devono essere promossi in ruoli che vadano oltre la mera assistenza durante le lezioni.